Pubblichiamo oggi un contributo del nostro Vito Prudente.
Il passaggio dal capitalismo classico di fine anni 70 a quello neoliberista dei primi anni 80 segna l’inizio progressivo ma profondo dell’attacco ai diritti fondamentali e democratici dei lavoratori e delle lavoratrici. Detto passaggio, incoraggiato storicamente e culturalmente dalle destre politiche ed economiche, fu ed è stato possibile anche in virtù dell’allineamento-cedimento delle socialdemocrazie europee e di quella italica alla globalizzazione neoliberista, ispirata e orientata dalla finanza delle grandi banche e dalle multinazionali.
Continua sul documento che è possibile scaricare da qui.